Cos'è la sclerosi multipla?
La sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria degenerativa del sistema nervoso centrale (SNC). La SM consiste in un danno della guaina di mielina dei neuroni causato dalle cellule del sistema immunitario. La SM non è ereditaria, ma la sua apparizione è legata ad alcuni fattori genetici. Dei fattori ambientali contribuiscono anche. L'evoluzione e i sintomi della SM sono molto variabili da un individuo all’altro. Ci sono due forme di SM, la forma recidivante e la forma progressiva.
La SM può causare dei problemi dell’equilibrio, motori, visivi, perdita delle sensazioni, o ancora dolori, temporalmente (forma remittente) o in modo permanente (forma progressiva). È una delle prime causa di handicap nei giovani adulti. Tocca 1 persona su 1000 in Francia e si manifesta in generale verso i 20 o i 30 anni.
Esiste un legame tra la sclerosi multipla e il microbiota intestinale?
Alcuni studi hanno permesso di scoprire una disbiosi nel microbiota intestinale di individui affetti da SM nella sua forma remittente in paragone a degli individui sani. In effetti, gli individui affetti da SM presentano delle presenze ridotte di molte specie, soprattutto dei Bacteroides, Prevotella, Lactobacillus e Clostridium. Oppure alcuni di questi taxa producono delle molecole dalle proprietà immunomodulatrici antinfiammatorie. Al contrario, dei microorganismi produttori di composti pro-infiammatori erano presenti in maggior numero in questi soggetti.
Le conseguenze di questa disbiosi sono state evidenziate da dei ricercatori che hanno trapiantato delle feci di individui affetti da SM in topi che non possedevano un microbiota intestinale. Questo ha rivelato un aumento dei sintomi in questi topi contro quelli che avevano ricevuto le feci di individui sani.
Questi risultati mostrano il ruolo del microbiota nella SM. Tuttavia è ancora troppo presto per comprendere precisamente come il microbiota è coinvolto. Nonostante tutto, si sa che il microbiota ha un ruolo importante nel sistema immunitario e nei meccanismi d’infiammazione e che può influenzare lo stato del Sistema Nervoso Centrale attraverso l’asse intestino-cervello. Ci sono quindi delle piste di ricerca che riguardano i meccanismi che legano il microbiota e la SM, soprattutto nei lavori importanti oggi condotti dal team d’Immunologia del
professor Gorochov à Pitié-Salepétrière. Potete conoscere il suo parere sul legame microbiota SM cliccando qui.
Ma allora, si può agire sulla sclerosi multipla attraverso il microbiota intestinale?
A Luxia Scientific, noi pensiamo che agire sul microbiota intestinale permetterà di agire sulla SM. È quindi con questo obiettivo che abbiamo avviato un nuovo programma di ricerca specifico per studiare i pazienti affetti da SM.
In primo luogo, perché alcune varietà di probiotici possono avere delle proprietà immunomodulatrici, e possono così essere un possibile trattamento adiuvante della SM. In secondo luogo, perché attraverso l’alimentazione si può intervenire sul microbiota che agisce a sua volta sul sistema immunitario.
Non c’è un regime alimentare obbligatorio per quanto riguarda la SM. Tuttavia un regime alimentare sano è raccomandato. La dieta occidentale, o “Western Diet”, è in effetti conosciuta come troppo ricca di grassi saturi, zuccheri, prodotti lavorati e carne rossa. Questo regime causa una disbiosi del microbiota ed è causa d’infiammazione, che può trasformarsi in una neuro-infiammazione attraverso dei processi metabolici. Una dieta più ricca di fibre (prebiotiche) come la dieta mediterranea o vegetariana è preferibile per il microbiota intestinale.
Non esistono dei probiotici concepiti in modo specifico per la SM, e ci sono ancora poche ricerche su questo tema. Ma Vivomixx (prima VSl #3) dei laboratori Arkopharma ha beneficiato di uno studio che mostrava la sua capacità durante tutta la durata del trattamento (3,6x109 UCF/die durante due mesi) di aumentare la presenza delle specie di batteri ridotte dalla SM di forma remittente, in associazione con un trattamento al glatiramer acetato (medicinale immunomodulatore). Il prodotto è stato soggetto a numerosi test clinici per altre patologie.
Altri studi hanno mostrato il potenziale dei batteri probiotici come Lactobacillus plantarum A7 e Bifidobacterium animalisi PTCC 1631 o un mix di Lactobacillus fermentum. In sintesi, più ricerche sono necessarie, ma i probiotici mostrano un forte potenziale nell’accompagnamento del trattamento della SM.
Il trapianto del microbiota fecale (FMT) è anche stato studiato a più riprese nel quadro della SM. In effetti, esso permetterebbe una stabilizzazione e un miglioramento dei sintomi durante una decina di anni. Due test clinici sono infatti in corso (n° NCT : NCT03594487 et NCT03183869).
Per saperne di più sull’FMT cf. https ://www.luxia-scientific.com/fr/blog/la-transplantation-fecale.
Di Laurence Sénéchal-Chevallier, biologo
Riferimenti:
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