Che cos’è esattamente la costipazione?
Molti francesi sono soggetti alla costipazione cronica o occasionale.
Essa è caratterizzata da una frequenza di evacuazione minore a tre volte alla settimana, per un periodo di molte settimane o molti mesi. Si accompagna al gonfiore, dolori addominali o al momento della defecazione.
È un problema che può avere delle cause molto diverse, come un problema di alimentazione, una malattia degenerativa, la sindrome dell’intestino irritabile, un disordine del microbiota intestinale o l’assunzione di nuovi medicinali. Al di là del suo impatto sulla qualità della vita, la costipazione può a volte causare delle complicazioni come delle rettorragie o delle occlusioni intestinali.
La costipazione colpisce circa il 20% della popolazione adulta, della quale dal 3 al 5% delle persone sarebbero soggetti alla costipazione cronica, particolarmente le donne con più di 55 anni.
Qual è il ruolo del microbiota intestinale nella costipazione?
Il microbiota intestinale ha un ruolo importante nelle patologie del sistema digerente. Alcuni taxa di batteri intestinali sono stati perciò associati ad alcuni problemi, come la costipazione. Un recente studio ha identificato 4 tipi batterici che hanno un’implicazione nella costipazione: Desulfovibrio, Christensenella, Sutterella et Lachnospira. In effetti, nelle persone costipate c’era una presenza maggiore di Desulfovibrio et di Christensenella e meno Sutterella e Lachnospira che nei gruppi controllo. Desulfovibrio agisce sul transito intestinale riducendolo, mentre una forte presenza di Christensenella
viene associata a delle feci dure in uno stato di acqua ridotta. Al contrario, i membri del tipo Lachnospira possono sintetizzare il lattato e l’acetato che vengono in seguito metabolizzati in butirrato e propionato, cosa che permette la secrezione di mucina (mucus). Sutterella agisce anche positivamente sul transito intestinale.
È possibile quindi agire sulla costipazione attraverso i batteri intestinali favorendo lo sviluppo di batteri “buoni” con dei prebiotici o apportando dei probiotici che abbiano delle funzioni simili.
Esistono dei prebiotici e dei probiotici contro la costipazione?
Esistono diversi trattamenti contro la costipazione, come i lassativi osmotici o dei lassativi naturali (tra i quali il psyllium ne fa parte), ma anche prebiotici e probiotici. Numerosi studi mostrano gli effetti benefici del L. casei Shirota (presente nel Yakult) e del B. animalis DN-173010 (presente in Activia) contro la costipazione, questi due ceppi probiotici favoriscono un transito regolare.
Sul versante prebiotico, i semi della piantaggine delle Indie, o psyllium (Plantago ovata), contengono gli arabinoxilani, un composto che permette la ritenzione dell’acqua e facilita così il flusso nel colon ascendente. Inoltre, il psyllium stimola lo sviluppo di Lachnospira, Sutterella et Faecalibacterium diminuendo così la quantità di Christensenella, cosa che lo rende un eccellente prebiotico contro la costipazione. Il consumo di fibre (prebiotici) fa parte delle misure igienico-dietetiche raccomandate in caso di costipazione occasionale o cronica che non si accompagna a complicazioni. Le fibre si trovano in molti alimenti: frutta (come le famose prugne), verdure, cereali integrali etc. Bisogna anche ricordarsi d’idratarsi bene.
Tuttavia, bisogna consultare un dottore se la costipazione si accompagna a sangue nelle feci, dolori addominali persistenti, nausea, vomito, brividi o febbre.
Fonti:
https://eurekasante.vidal.fr/maladies/estomac-intestins/constipation-adulte.html
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